Ogni giorno mi imbatto in vere e proprie mancanze di stile, è ora di farla finita con queste giacche di 2 taglie più grandi, con le spalle che scendono giù per le braccia e che riescono ad ingoffire anche il più figo fra i fighi, maniche spropositatamente lunghe a tal punto da tenerle nel palmo della mano.

Non dico di andare a spendere grosse cifre per un capo su misura, ma quanto meno di avere un po' più di cura nella scelta al momento dell'acquisto

Denim amico mio

Ad ogni donna il giusto taglio per trasformarsi in un sensuale cigno metropolitano.

Scegliete dei jeans con una zampa molto svasata se avete un fisico formoso e se il sedere somiglia a quello generoso di Beyoncè meglio se vi orientate su modelli con le tasche posteriori applicate sulla parte alta delle gambe e dei glutei, un trucco per slanciare la figura.Se guardandovi di profilo tendete ad avere un sedere piatto, meglio orientarsi sui tagli androgeni a vita bassa.

Per chi è longinea vanno benissimo un paio di jeans a zampa, dritto fino al ginocchio e con una leggera svasatura in fondo e se possedete delle gambe lunghissime optate per i classici slim boot a carota, da mettere con stivali o ballerine.

I jeans a sigaretta sono l'ideale per chi è molto magra, evidenzieranno le vostre belle gambe e delle ballerine o dei tacchi alti completeranno l'opera. Se le gambe non sono proprio lunghe un jeans un pò largo, ma non troppo, è lo stile giusto per te, oppure si può optare per dei tacchi alti ed un taglio aderente e sottile.

Un taglio con una leggera svasatura sul fondo aiuta a slanciare chi è un pò cicciottella, un jeans non troppo aderente ma rigorosamente elasticizzato è l'ideale.

Melton per tutte le esigenze

L ' altro giorno sono stato contattato da un cliente di religione ebraica;

grazie a questa esperienza ho avuto modo di scoprire che per motivi religiosi non possono indossare tessuti misti.

Il problema non sorge per l' abito di per se, ma per il melton.
Il MELTON è il tessuto del sottocollo che di solito viene realizzato in un misto lana-lino, questo per dare la giusta rigidità al colletto.
Il nostro sarto aveva già avuto esperienze di questo tipo, quindi non è stato difficile realizzarlo in 100% lana.

Lavaggi per tutti i gusti



  • Unwashed. Jeans rigido di un blumolto scuro che rilascia al lavaggio molto colore. Il denim allo stato originale e rigido.

  • Onewashed. Jeans non rigido ma sempre blu scuro che al lavaggio rilascia ancora molto colore. Sottoposto ad un solo lavaggio, risulta più morbido al tatto.

  • Stone washed. Lavaggio effettuato con pietra pomice. L'aspetto del jeans è il caratteristico “usato” diffuso ed il colore è molto più chiaro dei precedenti.

  • Super stone washed.Simile al precedente, anche se il risultato è notevolmente più chiaro, quasi azzurro con piccole tracce d’abrasione.

  • Beach. Attualmente si usano altri sistemi, ma il nome è rimasto a identificare un jeans azzurro molto chiaro, lavato con candeggina. L'effetto sbiancante del cloro sfuma il tessuto fino all'azzurro chiarissimo.

  • Stone beach .L'azione combinata del cloro e della pietra pomice toglie uniformità al colore, che si presenta a chiazze irregolari.

  • Used. Particolari lavaggi che conferiscono al jeans l'aspetto usato.

  • Boils. Lavaggi particolari "strabolliti" che restringono il tessuto aumentando l'intensità del colore fino al 30%, così da ottenere delle venature bianche sull'indaco.

  • Made. Un lavaggio di decolorazione totale, attuato sul capo finito e rovesciato; questo procedimento lascia l’esterno intatto e l'interno completamente sbiancato.

  • Lavaggio al the. Caratteristico dei capi in cui l'aggiunta di una tintura giallo-verde dà l’idea che siano stati lavati nel the.

  • Sabbiatura. Procedimento che accentua artificialmente le zone in cui normalmente si nota l'usura del jeans.

Denominazione tessuti e titoli dei filati


ACCOPPIATO nome generico per indicare un tessuto ottenuto dall’unione di due tessuti mediante incollatura
BARRE’ barrato – tessuti con rigature orizzontali per cambio colore e/o armatura
BATAVIA dall’antico nome di Djakarta (giava) – da 4 (anche da 6 e 8) – usata nelle saglie, flanelle di lana cardate e pettinate
BATISTA tela - dal nome del tessitore di Cambray - di puro lino o misto cotone/lino
BEAVER (CASTORINO) castoro – tessuto in lana a pelo corto e schiacciato e lucidato – per giacche e cappotti
BLAZER tessuto tipo flanella a righe verticali colorate per giacche sportive dei club inglesi – oggi usato come temine per indicare la giacca sportiva o elegante in tinte unite
CADY dalla città di Cadice – in seta simile al crepe ma più pesante
CAMBRIC tela. Da Cambray - di cotone finissimo - per camicie e abiti
CAPPELLO DA PRETE dal tricorno dei preti – miniresca – usato in tessuti cardati di lana per giacche
CAVALRY TWILL con filati di lana pettinata in levantina o diagonale per pantaloni sportivi
CHANEL tessuto a trame rade eseguito con filati fiammati e fantasia in genere
CHANTECLAIRE tessuto variopinto composto da fili e trame moulinè vivaci di tanti colori alternati a fili e trame di colori scuri in modo da risaltare e assumere colorazioni diverse a seconda del punto di osservazione
CHEVRON in batavia diagonale destra e contrapposta - per giacche, tailleur e soprabiti
CHIFFON da chiffe (cencio o straccio) – velo crespo - trasparente con filati finissimi di seta o sintetici
CHINTZ dall’indiano macchiato tessuto di cotone o misto dai colori vivaci o stampato in armatura tela o raso a superficie lucida ottenuta con forte calandratura e anche con prodotti siliconici – per arredamento e abbigliamento femminile
CIRE’ tessuto cerato simile al cintz – per impermeabili
CORDA ROTTA o mezza spina – grana di riso - per giacche, tailleur e soprabiti
CORDELLINO tessuto in diagonale pettinato molto resistente per divise e montare
COSTINA tessuto a maglia doppia eseguito a 1:1, 2:2, 3:3, ecc. con due serie di aghi a 90° sfalsati utilizzato, per la grande elasticità, oltre che per maglieria anche per polsini e bordi nella maglia unita – diritto uguale al rovescio
COTELE’ tessuto in lana a coste per pantaloni da cavallerizza
COVERCOAT tessuto medio peso pettinato per abiti e impermeabili
CREPE SETA denominazione per tessuti con superficie increspata di seta e sintetici (anche di cotone, lana ) eseguito con filati molto torti e giocando sull’impiego alternato di fili a torsione diversa – georgette (il più leggero) – di cina (classico) – marocchino (con trame molto grosse, il più pesante)
CREPE tessuto crespo o increspato ottenuto con filati extratorti e armature particolari alcune volte alternando fili e trame a torsione diversa
CRETONNE o tela di Normandia (dal villaggio francese) tela robusta con filati ritorti spesso stampata e molto usata per arredamento – anche con fibre sintetiche
DAMASCO dalla città omonima - tessuto operato di varie fibre, in genere con fondo in raso pesante e opere in armature varie( rasi, spine, ecc.) – per abbigliamento e arredamento
DAMIER tessuto a quadrettini colorati per camiceria
DENIM – JEANS da Nimes – Jeans (da genovesi) in spina da 3 o 4 per abiti da lavoro
DEVORE’ divorato – tessuto fabbricato con almeno due tipi di filato di cui uno durante la tintura o stampa viene sciolto (divorato) in modo da ottenere trasparenze – per abbigliamento
DIAGOLALE saglia – serge – utilizzata per tessuti in lana, cotone e misti
DONEGAL dalla omonima città irlandese – tessuto sportivo per giacche e cappotti da uomo/donna con filati bottonati di colore unito o a più colori
DRILL o traliccio (dal latino 3 licci) – spina da tre per abiti da lavoro
DUCHESSE tessuto di seta a riduzioni fittissime e pesante in raso da 8 – per abiti da sposa, paramenti sacri, cravatte
ELASTICIZZATO tessuto ottenuto mediante orditi e/o trame elastiche o rese elastiche con abbinamento o torsione con fili elastomeri – tessuti per abbigliamento in genere
ETAMINE tessuto a fili radi e distanziati tipo rete – imitazione garza
FIL-A-FIL tessuto in cotone a tela per camiceria con nota di colore 1A -1B in ordito e trama colore unito
FELPA tessuto in maglia rasata con applicazione di trama trasversale sul rovescio maglia per dare maggiore spessore e pesantezza – può essere visibile e invisibile
FIAMMATO flammè - tessuto con inserimento specie in trama di filati fiammati (vedi Shantung) FINTA PELLE imitazione di pelle lucida, opaca o scamosciata ottenuta con vari metodi applicando pellicole poliuretaniche o poliviniliche a tessuti,
T.N.T. o maglia – per arredamento e abbigliamento
FLANELLA tessuto follato cardato e pettinato in lana o misto – può essere unito o melange
FLOCK superficie tessile con applicazione elettrostatica e incollaggio di fibre in genere di viscosa fini e cortissime da dare al tessuto l’aspetto scamosciato
FRESCO LANA tessuto ottenuto con filati pettinati 2 o 3 capi “stratorti” in armatura tela
FRISE’ dal filato omonimo
FUSTAGNO da el frustat (sobborgo del Cairo) – tessuto resistente armatura raso smerigliato
GABARDINE dallo spagnolo (casacca o tunica per operai)In spina da 3-4-batavia anche di lana
GALLES principe di galles - disegnatura con zone a 2A/2B e zone 4A/4B in ordito e trama con armatura batavia (anche a nattè e tela) – i tessuti sono realizzati in lana, cotone e sintetici per abiti da uomo e da donna
GARZA detta a giro inglese – tessuto con due orditi: uno retto e uno sinuoso che alterna la sua posizione a destra e sinistra del filo retto ad ogni trama
GESSATO tessuto di flanella cardata o pettinata di col. Scuro con sottili rigature bianche
GOBELIN dalla fam. Gobelin (Parigi 1450) - tessuto fabbricato con la tecnica dell’arazzo – tessuto con molti orditi e 3 serie di trame - per arredamento
GRANITE’ tessuto pettinato di lana in armatura satinato per giacche e abiti da uomo
GORE – TEX tessuto in poliammide accoppiato con membrana in teflon microporoso per rendere il tessuto impermeabile all’acqua ma traspirante – può essere aggiunta sul rovescio una leggera maglia in poliestere per un maggiore spessore – usato per abbigliamento tecnico e sportivo
GRISAGLIA tessuto pettinato in batavia con nota ordito e trama 1A/1B – i due colori sono contrastanti e formano diagonale contraria all’armatura
GROS GRAIN grana grossa – tessuto con nervature pronunciate in trama anche in fibre sintetiche e raion – per abiti femminili, cravatte, guarnizioni e nastri
HARRIS TWEED tessuto cardato eseguito con filati con presenza di lane scozzesi (peli morti)
HOMESPUN filato fatto in casa – tessuto cardato con filati grossolani per giacche sportive
INTERLOCK maglia incrociata o anche maglia stoffa – ottenuta con macchine
circolari a doppia frontura con due serie di aghi a 90° coincidenti - per abbigliamento
JASPE’ tessuto ottenuto con filati pettinati a tre capi di colori diversi – per abiti da uomo
JERSEY SEMPLICE maglia semplice o rasata ottenuta con una serie di aghi su macchine rettilinee e circolari – ha un diritto e un rovescio – maglieria intima ed esterna
KNICKERBOCKER di provenienza americana - simile al donegal con piccoli nodi e bottoni
LAME’ tessuto in cui viene impegato filato in lamina in oro,argento o più
semplicemente sintetico tipo “lurex”
LAMPASSO tessuto operato a grandi effetti con uno o più orditi e con più trame che oltre al fondo formano vari effetti colorati con le trame in armatura o con briglie slegate
LANCE’ tessuto operato con fondo molto legato per cravatteria e per arredamento dove trame supplementari inserite a zone e legate sul rovescio in armatura a raso formano piccoli motivi sul diritto – alcune volte con ordito supplementare per legare le trame
LENCI panno lenci – dall’ “ars Lenci” della Signora Leonora Scavini (TO 1921) – feltro di lana o misto usato per vestiti per bambole, gonne e arredamento.
LODEN tessuto cardato in lana follato e garzato sul diritto con pelo mediamente lungo e coricato – in genere è di colore melange verde o grigio, ma può anche essere unito
MACRAME’ nome di derivazione araba - merletto pesante in lino
MADAPOLAM dalla città nel sud dell’india dove la compagnia delle indie possedeva una fabbrica che produceva tele candide o colorate per biancheria con titoli e riduzioni di ordito e trama uguali: (4-36, 4-32, 4-30, 4-28, 4-24, 4-20)
MADRAS dall’omonima città - tessuto leggerissimo di cotone in tela con effetti coloratissimi per ordito e trama con tendenza a far prevalere la nota di trama
MAGLIA JACQUARD semplice o incrociata ma con disegni ottenuti con l’applicazione di più colori a selezione jacquard
MAGLIA SPUGNA maglia eseguita con speciali macchine e con l’inserimento di fili che formano campanelle tipo spugna – tali campanelle possono poi essere tagliate in finissaggio per avere effetti tipo “ciniglia”
MASSAUA (AFRICA) anche marinara (per pescatori), poi da lavoro e divise in spina da 4 (blu e cachi)
MATELASSE’ dall’arabo matrah (materasso) - tessuto a due orditi e più trame che eseguono un tessuto tubico con effetti trapuntati esaltati da trame molto soffici e grosse
MELANGE tessuto cardato nel quale i filati sono composti da mescolanza di fibre di colore diverso e contrastante
MELTON dalla città inglese - tessuto in lana cardata molto follato per cappotti e giacconi
MESSICANA tessuto per arredamento con strisce operate supplementari alternate a rigature di tessuto semplice (broccato)
MILLERIGHE tessuto per abbigliamento in cotone e anche in altre fibre con armatura tela e nota di colore 1A – 1B sia in ordito che in trama
MOIRE’ marezzato - tessuto per arredamento in seta e/o fibre chimiche ottenuto da un tessuto con cannellature orizzontali che vengono schiacciate con vari sistemi da dare l’effetto di marezzatura
MOUFLON tessuto cardato in lana con pelo lungo da imitare l’animale omonimo – per cappotti
MOULINE’ tessuto ottenuto con filati pettinati a due capi di colori diversi – per abiti da uomo
MUSSOLA da Mossul (mesopotamia)- anche di lana e seta – in tela leggera e mano morbida
NIDO D’APE gaufrè - tessuto di lana, cotone, lino in cui l’intreccio presenta infossature tipo nidi di api – per asciugamani (cotone e lino) – per abbigliamento (cotone, lana, lino)
NOPPE’ nodino - tessuto formato da filati con nodi tipo KNICKERBOCKER
OCCHIO DI CAVIALE disegno con nota di colore 2A-2B ottenuto con armatura batavia” in lana sia cardata che pettinata per abito da uomo
OCCHIO DI PERNICE disegno con nota di colore 1A-2B-1A ottenuto con armatura “telaT” in lana sia cardata che pettinata per abito da uomo
OLONA dal fiume omonimo – tela robusta con fili ritorti per tendoni, zaini, vele anche in sintetico (vedi cordura)
ONDE’ dal filato omonimo (anche con fibre sintetiche)
ORBACE denominazione sarda per indicare un panno di lana lavorato a mano
ORGANZA da Urghenz (Turchestan) – tela fine e trasparente in seta grezza finissima – usato per veli da sposa o da sera
ORMESINO da Ormuds (Iran) – tessuto in seta di medio peso per tendaggi e arredo sacro
ORSETTO tessuto in lana a pelo lungo e arricciato per imitare la pelliccia del giovane orso
OTTOMAN da Utman fondatore della dinastia ottomana in Turchia – in seta, cotone e lana con ordito fine e trame molto grosse che formano cannettè in trama (tipo gros)
OVERCHECK disegno ottenuto su fondo unito o fantasia riquadrato in ordito e trama
OXFORD tessuto per camiceria ottenuto con ordito colorato e trama bianca in armatura panama
PANAMA dal cappello di paglia – tessuto in armatura doppia o tripla tela in varie fibre
PANNO tessuto cardato in lana molto follato di peso variabile – per giacconi e cappotti
PELLE D’UOVO percalle finissimo
PERCALLE da Pargali in persia – teleria finissima di cotone a capo unico pettinato
PIED DE POULE dal francese – tessuto generalmente in lana, ma anche in altre fibre in batavia con nota a 2 o più colori alternati in funzione del rapporto dell’armatura: 4A/4B per batavia da 4 – 6A/6B per batavia da 6
PIQUET dal francese - tessuto a due orditi e più trame che eseguono un tessuto tubico con effetti trapuntati esaltati da trame molto soffici e grosse – generalmente in cotone per abbigliamento e per arredamento e coperte
PIQUET MAGLIA maglia con effetti di trapuntatura ottenuti con armature particolari
POLONESE tessuto della famiglia dei matelassè – il fondo presenta rigature trasversali con effetti di opera e briglie – usato principalmente per arredamento
POPELINE tessuto papalino – tela con filati ritorti mercerizzati e gasati per camicie da uomo
RASATELLO tessuto in raso per camici sanitari – cinzato per arredamento
RASO da radere (liscio) – tessuto in seta,viscosa, sintetici per abiti arredamento e fodere
RATINATO (CASENTINO) panno di lana garzato di colori vivaci (arancio-verde-bianco-ecc.) trattato in finissaggio con macchina ratinatrice per trasformare il pelo superficiale in tanti pallini per giacconi, montgomery e cappotti
REGIMENTAL dalle cravatte degli ufficiali dei reggimenti inglesi – barrate per colore
RICAMATO broderie (fr.) - tessuti di vario genere con aggiunta di ricami a mano o a macchina
SAGLIA saia - batavia
SCOZZESE tartan - tessuto in lana cardata e pettinata ma anche di altre fibre in armatura batavia con note multicolori uguali in ordito e trama
SHANTUNG da Shandong (Cina) – tessuto in tela di mano sostenuta tramato con doppioni di seta – anche con fiammati di cascami per tipi più economici
SHETLAND cardato in batavia e derivati ottenuto dalle lane omonime per giacche sportive e soprabiti
SMERIGLIATO tessuto di cotone, lana o misti in cui il diritto viene trattato con carta abrasiva per rendere il tessuto di tipo scamosciato (es. fustagno)
SPALMATO tessuto con applicazione di sostanze di vario genere mediante racle per ottenere imitazioni pelle o similari – per abbigliamento, arredamento, borsetteria, ecc.
SPUGNA tessuto ottenuto con telai particolari detti telai per spugna
STAMPATI tessuti ottenuti mediante l’apposizione di colore a zone con varie metodologie: diretta (normale e pigmenti), per corrosione, per riserva(batik), transfer, chinè (stampa sul solo ordito)
TAFFETA’ tessuto in tela di seta molto fitto e battuto - per abiti femminili
TAGLIATO o striccato - velluto di lana ottenuto con garzatura particolare (garzo a placche)
TARLATANA mussola molto leggera in tela molto velata simile ad una garza apprettata – per interni e imbottiture – simile alla crinolina
TELA taffettà (nei tessuti serici) - armatura semplice usata per tessuti di tutti i tipi (specie cotone e lino)
TROPICAL simile al frescolana ma più leggero (ritorti a 2 capi)
TULLE dalla cittadina francese – eseguito in seta, nylon o cotone finissimo è ottenuto con maglieria in catena e presenta fori esagonali – per veli per sposa, tendaggi, ecc.
VELLUTO DI ORDITO eseguito con telai speciali per abbigliamento o arredamento – velluto tagliato, riccio, cesellato
VELLUTO DI TRAMA velluto unito e a coste (corduroy - corte del re) – in cotone di pesi variabili da camicia a soprabito ( unito,250-500-1000 2000 righe,francese)
VELOUR velluto – termine generico usato per tessuti in lana o misti follati (tinti in pezza) e garzati pelo e contropelo per ottenere una superficie morbida e di spessore - per capi spalla in genere
VIGOGNA termine usato per flanelle cardate e pettinate in lana fine follate con superficie coperta e mano morbida – per pantaloni e abiti da uomo
VOILE velo – di seta (anche di cotone, lino e sintetici) – leggerissimo (anche 26/28 g./mq) – usato per veli, tendaggi e zanzariere
TITOLO DEI FILATI
La Titolazione dei filati è un sistema di misurazione che consente di poter distinguere con numeri la differenza di calibro o finezza dei filati stessi. Per una molteplicità di parametri (diversità di fibre, torsioni, deformazioni della struttura, ecc), il titolo di un filato non si può esprimere con il suo diametro, bensì come rapporto fra due grandezze: LUNGHEZZA(L) e PESO(P) . Detta titolazione, per ragioni storiche, di uso e di differenti unità di misurazione utilizzate nei paesi a carattere tessile negli anni e secoli passati, non è ancora del tutto unificata in un unico sistema di misurazione.
Esistono tutt’ora due sistemi di misurazione: DIRETTO e INDIRETTO. Tali sistemi sono applicati e utilizzati per differenti tipologie di filati e fibre tessili.
DIRETTO: Titolo = Peso/Lunghezza (Unità di peso occorrenti per formare una determinata lunghezza) Viene utilizzato per la misurazione delle fibre chimiche (artificiali e sintetiche) e dei filati multi e mono filamento di tutti i tipi di fibre (seta, artificiali e sintetiche). In questa tipologia troviamo il titolo Tex (Ttex) , il titolo Denari (Tden).
INDIRETTO: Numero = Lunghezza/Peso (Unità di lunghezza occorrenti per formare un determinato peso) Viene utilizzato per la misurazione di tutti i filati costituiti da fibre in fiocco di qualunque qualità e provenienza. In questa tipologia il titolo che prende il nome di Numero troviamo:
Numero Metrico (Nm) utilizzato per i filati di tipologia Laniera sia cardata che pettinata e per i filati ritorti fantasia in genere.
Numero Inglese del Cotone (Nec) utilizzato per i filati di tipologia cotoniera sia cardata che pettinata.
Numero Inglese del Lino (Nel) utilizzato per i filati di fibre dure (lino e canapa).
A tali titolazioni che costituiscono la quasi totalità delle produzioni dei filati, si aggiungono alcune titolazioni usate localmente (ad esempio nel distretto di Prato il numero Pratese (Np), utilizzato solo per i filati cardati destinati alla tessitura) e titoli utilizzati in altri paesi ( ad esempio il Titolo Inglese della lana (New), utilizzato nei paesi anglosassoni per la titolazione dei filati di lana).
Sistema DIRETTO
Titolazione Denari (per le fibre e i filati)
Tden. = P (0,05g) / L(450m) ovvero il peso dei grammi di 9.000 di filato P(g) / L(9.000m). Titolazione Tex (per i filati)
Ttex. = P (g) / L(Km) ovvero il peso dei grammi di metri 1.000 di filato P(g) / L(1.000m). Titolazione decitex (per le fibre)
Tdtex. = P (g) / L(10Km) ovvero il peso dei grammi di metri 10.000 di filato P(g) / L(10.000m). Sistema INDIRETTO
Numerazione Metrica (filati lanieri) Nm. = L(1.000m)/P(1.000g) ovvero la lunghezza in migliaia di metri corrispondenti al peso di 1.000 grammi.
Numerazione Inglese del cotone (filati cotonieri) Nec. = L(768m)/P(453,6g) ovvero il numero di matasse di 840 yards (768 m) corrispondenti al peso di una libbra (g.453,6).
Numerazione Inglese del lino (filati lino e canapa) Nel. = L(274m)/P(453,6g) ovvero il numero di matasse di 300 yards (274 m)corrispondenti al peso di una libbra (g.453,6).
Numerazione Pratese (filati lana cardata per tessitura nel distretto di Prato) Np. = L(1750m)/P(1000g) ovvero il numero di unità di 1.750 metri occorrenti per formare 1.000 g.

Pitti immagine uomo

Come potevo mancare all'appuntamento col Pitti Immagine Uomo.....

Ci siamo recati al Pitti, io ed il mio collega William, in tarda mattinata, tanto per evitare code, sia autostradali che d'ingresso in mostra.
Dopo un breve spuntino presso un bar siamo finalmente entrati, le brutte notizie sono sempre le prime ad arrivare, diversi nomi della sartoria italiana, come Zegna e Canali non sono presenti e, questo ci rintristisce un po'.
Devo dire che la qualità generale dei capi esposti mi ha deluso un po', dai capi casual come i jeans, a quelli più eleganti e formali.
Le calzature invece le ho trovato di buona qualità; tutte le aziende proponevano modelli molto personali e particolari, tutte bellissime e curatissime nei dettagli.
Altra delusione arriva davanti lo stand di Cornelliani, dove non siamo potuti entrare, la sfiga ha voluto che proprio in quel giorno c'era l'ingresso ad invito.
Finalmente siamo poi arrivati al padiglione più importante dove c'erano Kiton ed Isaia, la massima espressione della sartoria italiana, fra i pochi a miscelare bene eleganza, stile e particolarità; abiti di ottima manifattura rifiniti in ogni particolare, i colori molto accesi come il verde ed il viola spiccavano in mezzo a colori più rilassanti come il grigio chiaro; tanta sobrietà ma anche tanta personalità e qualità made in italy.
Le camicierie le ho trovate un po' troppo fashion per i miei gusti, colori troppo brillanti e cangianti la facevano da padrone.
Tutto sommato è stato interessante, con un pò di incomprensione da parte mia verso alcune aziende che tutto sommato potevano esprimersi meglio, con stand più espressivi e personali.
Perchè va bene la sobrietà, ma senza cadere sull' anonimia.

Jeans Sartoriali.

Grandi novità per il 2009, dopo le continue richieste di capi più sportivi ho preso la decisione di offrire ai miei clienti il jeans.
Ovviamente saranno su misura e personalizzabili.
Non è stato semplice reperire dei tessuti in linea con i standard qualitativi sartoriali ma, alla fine ho trovato proprio quelli che cercavo per offrire un capo di ottima qualità.

Li confezzionerò anche per le mogli di alcuni clienti e, proprio per loro ho selezionato una gamma di tessuti che tendono sul lucido realizzati con t-400, uno stretch bi-elasticizzato che offre maggiore comodità con un taglio veramente skinny.
Avranno una linea pulita, solidale con le nuove tendenze, si potranno scegliere il colore delle cuciture, l'ampiezza della gamba e svariate altre personalizzazioni, con queste caratteristiche si riesce ad accontentare chiunque riuscendo a mantenere un prezzo ragionevole, 250 € circa.

La passione per il jeans l' ho sempre avuta, ed ora, portarli al livello del sartoriale sarà una sfida.

Nuovo concetto del sartoriale.

Durante questi giorni di festa ho avuto modo di conoscere un signore con un look molto fashion e, parlando di lavoro gli ho proposto una prova di alcuni nostri capi, lui subito ha precisato di non aver bisogno di vestire su misura perchè per fortuna grazie al suo tenore di vita riusciva a
tenersi in forma e che quindi non aveva difficoltà nel trovare la taglia che gli cascasse a pennello.

Così l' ho introdotto nel nuovo concetto di sartoria, almeno secondo il mio punto di vista chi veste sartoriale oggi non per forza deve avere problemi fisici o più semplicemente di vestibilità.

Il cliente oggi si rivolge al sarto soprattutto perchè vuole aggiungere valore alla propria persona riuscendo a dare forma a qualcosa di unico; è propio questo il nuovo concetto di sartoriale, la realizzazione di qualcosa fatto solo per noi, secondo i nostri gusti, dai più classici ai più stravaganti ed estrosi ma pur sempre unici e di altà qualità.

"Il su misura ha un nuovo volto" e, una volta che si entra in quest' ottica si rimane affascinati da quante soddisfazioni può regalare un capo sartoriale.















Regalo di Natale "last minute"

L' altro giorno ho ricevuto una chiamata dalla moglie di un cliente, era disperata non sapeva cosa regalare al marito per Natale e, conoscendo la sua passione per il sartoriale ha chiesto il mio aiuto. Entrambi conosciamo bene il genere di tessuto che lui adora dato che ha solo giacche in cashmere, preferibilmente Principe di Galles.

La scelta è caduta su Zegna e, visto che l'argomento è "delicato" e i dettagli sono fondamentali, ha optato per un Principe di Galles 100% cashmere della collezione "I Preziosi".
Il tempo per confezionare l'abito era troppo breve e l'imminenza del Natale mi ha spinto a suggerire alla signora di far trovare al marito il tessuto da lei scelto sotto l'albero. In un secondo momento tornerò da loro per terminare "l'opera", prendendo misure e facendo scegliere al fortunato marito fodere, bottoni, modello e tutti quei particolari che danno ad un abito su misura il pregio di essere unico.

"L' Abito Sartoriale"

L'altro giorno ho ricevuto un cliente che non aveva ben chiaro la differenza tra abito sartoriale e abito semisartoriale.

L'abito semisartoriale ha il plastron all'interno della paramontura incollato a caldo, questo permette di abbattere i costi di manodopera e di impiegare meno tempo nella confezione del capo stesso; il plastron incollato rende il rever più rigido e di conseguenza la parte anteriore della giacca risulta rigida.
Nell'abito sartoriale la tela viene cucita lasciandola libera all'interno regalando un aspetto più morbido al tessuto.
Quindi possiamo subito capire se una giacca è sartoriale prendendo la paramontura con entrambe le mani e dividendo la parte interna da quella esterna; se sentiamo che lo spessore è identico in ambidue i lati ed all'interno la tela è libera, questo significa che la giacca in questione è frutto di un lavoro sartoriale.

Considerate che se la giacca viene cucita interamente a mano, cioè senza l'ausilio di macchine da cucire, si impiegano circa 40 ore di lavoro per realizzarla.

BEspoke Milano....


BEspoke Milano.....fiera del lusso su misura.Sono stato a visitare il BEspoke di Milano,in effetti il fatto che in questo periodo di crisi si presenti una fiera di questo genere fa strano,ma sempre più persone si rivolgono al su misura,ho riscontrato di persona che la fascia di prezzo medio va svanendo perchè si preferisce comprare meno ma di qualità.Credo che questa fiera rispecchi il cambiamento che sta avvenendo nel modo di vedere l'abbigliamento.In effetti anche nel nostro showroom il cliente lascia a me decidere il taglio e la vestibilità mentre l'accessorio come fodere e bottoni vengono stabiliti insidacabilmente dal cliente che vuole evidenziare il particolare che faccia la differenza,tipo un bottone in carbonio o con inciso il propio nome.L'altra settimana abbiamo consegnato una giacca di cashmere sfoderata double face (esclusiva dormeuil),con la fodera sul carrè realizzata con teschi argento su base nera.Questa è la nuova sfida della sartoria:qualità nei filati e la ricerca dei particolari.
Tutti i miei colleghi che non si adegueranno rischiano di vestire solo i clienti conformati e non i più esigenti.

Dritte per un nuovo look autunno/inverno


Il tessuto più amato dai nostalgici intellettuali torna a essere protagonista negli abiti e nei capispalla, sportivi o strutturati. Ai toni bruciati, che ricordano quelli della foresta, si alternano i grigi di varie tonalità,i vinaccia nelle varie sfumature,il blu notte o il verde.

Nei giacconi,il velluto è rivisto e corretto: abbinato al gilet, oppure al cardigan e a camicie in cotone dai motivi finestrati. La tradizionale giacca toscana, usata da sempre per la caccia dai nobili maremmani, oggi diventa urbana e modaiola, Color cammello o marrone, fornita di tasche a toppa si indossa con pull dallo scollo a V o con il dolcevita;quale scegliere?

Senza dubbio il "CashCo" di Zegna,cotone misto al cashmere unico nel suo genere per qualità e capacità calorifera più leggero del normale velluto ...Perfette da indossare con jeans o pantaloni colorati,immancabili un paio di mocassini...